L’Ascensione cade nel giovedì della Sesta Settimana di Pasqua, cioè 40 giorni dopo Pasqua.

Nel nostro Paese, come in altri, però, la solennità dell’Ascensione si celebra la domenica successiva a tale giovedì. Questo ci offre ben 3 giorni+1 per meditare sulla questione.

Lo spostamento non è stato ideato per questo motivo, ma nessuno ci impedisce di farlo tornare a nostro vantaggio. Dopotutto, il calendario liturgico è uno strumento pedagogico.

Ecco qui spiegato, nella prima parte del brano, perché abbiamo un così lungo Tempo di Pasqua e che cosa dovremmo tentare di imparare in esso.

La seconda parte del brano invece, ribadisce che l’Ascensione è la festa dell’umano.

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Miei cari, i giorni intercorsi tra la risurrezione del Signore e la sua ascensione non sono passati inutilmente, ma in essi sono stati confermati grandi misteri e sono state rivelate grandi verità.

[…] durante tutto questo tempo trascorso tra la risurrezione del Signore e la sua ascensione, la divina Provvidenza questo ha avuto di mira, questo ha comunicato, questo ha voluto insinuare negli occhi e nei cuori dei suoi: la ferma certezza che il Signore Gesù Cristo era veramente risuscitato, come realmente era nato, realmente aveva patito ed era realmente morto.

Perciò i santi apostoli e tutti i discepoli, che avevano trepidato per la tragedia della croce ed erano dubbiosi nel credere alla risurrezione, furono talmente rinfrancati dall’evidenza della verità, che, al momento in cui il Signore saliva nell’alto dei cieli, non solo non ne furono affatto rattristati, ma anzi furono ricolmi di grande gioia.

Ed avevano davvero un grande e ineffabile motivo di rallegrarsi. Essi infatti, insieme a quella folla fortunata, contemplavano la natura umana mentre saliva ad una dignità superiore a quella delle creature celesti. Essa oltrepassava le gerarchie angeliche, per essere innalzata al di sopra della sublimità degli arcangeli, senza incontrare a nessun livello, per quanto alto, un limite alla sua ascesa. Infine, chiamata a prender posto presso l’eterno Padre, venne associata a lui nel trono della gloria, mentre era unita alla sua natura nella Persona del Figlio. 

— Dai san Leone Magno, papa, Discorso sull’Ascensione, 24, Ufficio delle Letture, Mercoledì della VI Settimana di Pasqua, Seconda Lettura

P.S. Il salmo 8 dice, dell’uomo: «Lo hai fatto poco meno degli angeli». Questa è una promozione. 

Giovedì 13 maggio 2021. Ascensione del Signore 

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Aggiornamento 2022. Il meraviglioso blog di Lucia offre un richiamo a come in passato l’Ascensione fosse una grande festa di popolo. Mi chiedo se noi, oggi, con questi tre giorni in più, saremmo in grado di inventarci qualcosa per celebrare la festa dell’umano. (Possibilmente non riso e latte, che detesto…) 

Vatican News, invece, offre una serie di meditazioni, una per ogni anno liturgico: il 2022 è Anno C. 

Servirsi di questi tre giorni, ossia ricordare l’Ascensione di giovedì e celebrarla di domenica non significa essere preconciliari o anticonciliari o chissà che altro. Significa fare come raccomandava san Paolo: vagliate tutto e trattenete ciò che vale. A me pare che tre giorni per meditare su una cosa importante come l’Ascensione valgano.

Giovedì 26 maggio 2022, Ascensione del Signore